Premiato il progetto “Red Point”

Milano, 12 ottobre 2017 – Infettivologo, psicologo, infermiere, pedagogista, assistente sociale e Mediatori Culturali specializzati in malattie infettive (Cultural Assistant Counselor). Sono questi i principali caposaldi di un Centro socio-sanitario multiservizi che partendo dall’offerta del test rapido per l’HIV possa dare risposte e informazioni alla popolazione immigrata di Catania (ma anche a quella italiana) sulla prevenzione e sulla consapevolezza dei comportamenti a rischio, sull’accesso alle cure e sull’educazione alla gestione dell’infezione non solo da virus dell’HIV ma anche dell’Epatite B e C. Attraverso l’offerta in un unico “punto” di competenze e servizi, si potrà riuscire a garantire a tutti il giusto percorso terapeutico, il contatto costante con gli operatori sanitari e la lotta allo stigma che ancora condiziona queste patologie. E’ questa la grande sfida del progetto “Mediterraneo: Red Point for Health Assistance”, dell’Associazione Terra Amica di Catania, che potrà essere vinta grazie al finanziamento di 25.000 euro ricevuto al Community Award Program, Bando di concorso promosso in Italia dalla società biofarmaceutica Gilead Sciences per selezionare e premiare i migliori progetti di assistenza e supporto al paziente proposti da da Associazioni pazienti e Organizzazioni no profit del Paese.

Le condizioni sociali e giuridiche in cui versano i migranti nella nostra società rappresentano uno tra i fattori di rischio per l’esposizione e la diffusione di patologie infettive e malattie correlate, specialmente per i più vulnerabili tra loro (tra questi ad es. minori stranieri non accompagnati spesso adolescenti che rientrano nel target, donne, omossessuali, vittime di tratta). Spesso le malattie infettive sono a corollario di altre patologie o comportamenti a rischio che non sono intercettati dal Sistema Sanitario Nazionale per le difficoltà che gli stranieri hanno nell’accesso alle strutture sanitarie a causa di barriere linguistiche, sociali e giuridiche. Grazie a questo finanziamento, sarà possibile realizzare, attraverso una serie di collaborazioni, un vero e proprio punto di riferimento strutturato di accesso alle cure per la popolazione migrante (ma non solo) partendo dall’accoglienza della persona, fino all’accompagnamento ai servizi socio-sanitari di base e specialistici fornendo così un supporto per il superamento delle barriere che ostacolano l’accesso. Tutto ciò grazie all’intervento di un’equipe multidisciplinare.

“Questo premio, oltre a renderci orgogliosi, ci permette di proseguire su un percorso di integrazione e di enpowerment della popolazione straniera che ha sempre contraddistinto l’impegno della nostra associazione – sottolinea Mario Raspagliesi, Presidente di Terra Amica. Con questo progetto, oltre a cercare di dare risposte integrandoci con quanto offrono i servizi sanitari pubblici, vogliamo stare sempre più vicino anche fisicamente alle persone che potranno fare sempre riferimento al Red Point e trovare quel sostegno che deve accompagnarle dall’esecuzione del test fino alla gestione della malattia, senza mai lasciare indietro nessuno anche con un costante sostegno dei counsellors appositamente preparati”.

Il progetto dell’Associazione Terra Amica, proprio per le sue caratteristiche di unicità è stato selezionato dalla Commissione Giudicatrice del Community Award, composta da Massimo Andreoni, Professore Ordinario di malattie infettive dell’Università di Roma Tor Vergata e da Marco Simonelli, Esperto in programmi e finanziamenti per attività HIV/AIDS nei paesi in via di sviluppo. Terra Amica si è distinta oltre che per l’originalità del progetto anche per il suo impatto diretto sulla popolazione migrante e la capacità di creare una continuità nel processo di sensibilizzazione delle persone, grazie ad esperienze di successo precedentemente condotte. Sono molti, infatti, i progetti che hanno visto Terra Amica non solo come protagonista di iniziative innovative ma anche come “motore” di un processo di sensibilizzazione di grande efficacia all’interno delle strutture pubbliche e del privato sociale.

La scelta del progetto dell’Associazione catanese è avvenuta tra i 25 presentati da altrettante Associazioni pazienti e Organizzazioni No Profit del paese. Insieme a quello di Terra Amica ne sono stati premiati altri 14.

Community Award Program

Il Community Award Program è arrivato quest’anno alla sua 6a edizione. Con questo Bando vengono selezionati e premiati i migliori progetti proposti da Associazioni pazienti e più in generale da Organizzazioni No Profit italianie che, secondo il giudizio di una Commissione giudicatrice indipendente, dimostrino di avere ricadute positive sulla qualità di vita e sull’assistenza terapeutica delle persone affette da HIV, Epatiti e patologie oncoematologiche (Leucemia Linfatica Cronica e Linfoma Follicolare). Nei sei anni del Bando sono stati presentati 147 progetti e le Commissioni Giudicatrici di ogni Edizione ne hanno selezionati e premiati in totale 63, 15 solo quest’anno. 4 i criteri con cui vengono valutati i progetti: 1.contenuto, 2.obiettivi e fattibilità, 3.originalità e innovatività, 4.esperienza del proponente nell‘ambito tematico del progetto. Nel corso dei 6 anni sono stati assegnati oltre 1.200.000 euro, di cui oltre 340.000 quest’anno. Per saperne di più: www.communityawardprogram.it.

Gilead Sciences

Gilead Sciences è una società biofarmaceutica basata sulla ricerca e impegnata nella scoperta, sviluppo e commercializzazione di terapie innovative in aree terapeutiche nelle quali vi siano ancora esigenze mediche non soddisfatte. Con ogni nuova scoperta e ogni molecola sperimentale, cerchiamo di migliorare in tutto il mondo l’assistenza ai pazienti affetti da malattie potenzialmente letali. Le aree terapeutiche sulle quali ci concentriamo comprendono HIV/AIDS, malattie epatiche, ematologia e oncologia, malattie infiammatorie e respiratorie e patologie cardiovascolari. Gilead è presente in Italia dal 2000 e collabora attivamente con i partner istituzionali, scientifici, accademici, industriali e delle comunità locali per sviluppare e rendere disponibili le terapie ai pazienti italiani.